Solitamente il lunedì siamo solititi scrivere dei risultati delle realtà calcistiche del territorio, ma l’emergenza coronavirus ha danneggiato lo sport nella sua complessività e qualcuno ha avuto perdite peggiori rispetto ad altri settori.
Stiamo parlando del futsal, conosciuto in gergo anche come calcetto. Un mondo che in Sicilia conta sulla presenza di circa 500 impianti e decine di migliaia di praticanti. Dagli adolescenti ai lavoratori, dallo studente all’operaio, questo sport rappresenta una delle attività più praticate fra gli amatori e gli appassionati di calcio.
Ma, nonostante ciò, dallo Stato e dagli enti locali non arrivano certezze sulle date di riapertura. Dopo i due mesi di lockdown e un mese di febbraio che ha fatto registrare perdite pesanti per i gestori causa l’emergenza covid-19, non vi è ancora nessuna certezza.
Ad oggi nessuna notizia su quando riaprire, un mondo che è stato lasciato fuori perché viene associato spesso al calcio, quindi ad un sinonimo di ricchezza. Il calcio a 5 è l’esatto opposto, è accessibile a tutti (in base agli obbiettivi stagionali preposti).
LA CRISI: FRA COSTI DA SOSTENERE ED AIUTI CHE STENTANO AD ARRIVARE
La questione principale riguarda i costi di gestione. Le utenze continuano ad arrivare e i fornitori vogliono essere giustamente pagati. Alcune società si sono perfino indebitate per rifare i campi ed oggi si ritrovano chiuse.
Si parla dell’istituzione di un fondo destinato alle ASD e alle SSD attraverso l’accesso al credito sportivo. Ma bisogna parlarsi chiaro: prima di esultare, c’è da verificare i paletti che verranno messi per accedere a questo strumento. Se ne verranno posti troppi oppure se saranno molto restrittivi, il provvedimento perderà tutta la sua efficacia e si rivelerà nullo.
Ricordiamo che parliamo sempre di una cifra che si aggira intorno al 25% dei ricavi dello scorso anno, ma quanto può fatturare la gran parte delle ASD e delle SSD?
Non essendo realtà paragonabili ad altre che hanno scopo di lucro, è sin troppo facile comprendere che qualunque forma di prestito potrà servire al massimo per superare la criticità del momento. Ma per recuperare questo gap, le no profit ci metteranno più tempo di una società commerciale per recuperare.
LE PAROLE DI UN ALLENATORE BARCELLONESE ESPERTO
Abbiamo sentito in questi giorni un tecnico del settore che sta tenendo incollati agli schermi tantissimi sportivi, con il suo “Futsal in Quarantena” video-chat in diretta Facebook dove ha messo a confronto diversi professionisti e appassionati.
Stiamo parlando del Tecnico da svariate promozioni tra C2 e C1 regionali Mr. Sebastiano Spinella.
“Affrontare un campionato di Futsal con degli obbiettivi non è accessibile a tutti, se vuoi svolgere dei campionati di vertice, devi avere a disposizione uno staff preparato e competente e dunque avere delle spese. Infatte molte societa stanno vivendo questa crisi.
Ad aggravare la situazione si pone anche la problematica legata agli sponsor che, per la quasi totalità dei club, costituiscono ossigeno puro per continuare a sopravvivere.
Come ben dici tu nell’articolo ci vogliono gli aiuti, dai Crediti sportivi e dalla Figc che per quest’anno dia una mano alle società ed esuli i pagamenti delle iscrizioni”.
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