Continuano gli sbarchi a Lampedusa. Musumeci: “Non c’è più posto”

Continuano gli sbarchi in una Lampedusa ormai stracolma di migranti. Musumeci accusa il governo nazionale di aver lasciato la Sicilia da sola in questo drammatico frangente.

Sbarchi

Lampedusa continua ad essere meta di sbarchi clandestini. Nella notte tra ieri e oggi, il molo dell’isola ha visto arrivare quattro barconi contenenti 150 migranti in totale. Volendo ricostruire la cronologia degli sbarchi, nelle prime ore della sera sono arrivati i primi due barconi contenenti 72 e 64 migranti. Successivamente ha attraccato un’altra imbarcazione trasportante altri dieci clandestini e la quarta è in dirittura di arrivo nell’hotspot di Lampedusa.

Quest’ultimo è già pieno da tempo. Sulla sua plenitudine si è già espresso qualche settimana fa il sindaco di Lampedusa e Linosa Totò Martello. All’interno dell’hotspot i migranti vengono sottoposti ai controlli sanitari per il Covid-19 prima del loro trasferimento in altri luoghi.

Sulla drammatica situazione dell’isola il presidente della Regione Sicilia ha dichiarato che: “Lampedusa vive una condizione di seria preoccupazione. Non è possibile che i natanti con i migranti debbano potere arrivare sull’isola e sbarcare quei poveri fratelli quando l’hotspot è assolutamente stracolmo“.

Inoltre Musumeci ha accusato il governo nazionale: “Abbiamo chiesto più volte che si utilizzasse una nave ormeggiata in modo da potere fare su questa la quarantena, e non sulla terraferma. Non ci vuole molto. La Sicilia ha già tantissimi problemi e il governo non può assolutamente scaricare questo dramma sul sistema sanitario e sociale regionale, alimentando una forte tensione tra i cittadini alimentando la paura di una nuova diffusione del contagio del coronavirus“.


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