Coronavirus come l’influenza: più della metà dei contagiati a casa

Aumentano le guarigioni, il coronavirus è meno letale della nostra febbre stagionale. Analizziamo il quadro della situazione in Italia con tutti i numeri aggiornati

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Crisi. Allarmismi. Psicosi. Quanto è volubile l’uomo? In queste ultime settimane ci stiamo rendendo conto del panico nato dal nuovo virus, il covid-19. E’ vero, è un nuovo ed intelligente virus, probabilmente diffuso in Cina nei mercati rionali tramite i pipistrelli. Si presenta con una sintomatologia blanda, febbre, naso chiuso, tipici sintomi dell’influenza stagionale.

Infatti da ottobre 2019 fino a febbraio 2020 circa 2 milioni di persone sono costrette ad un riposo forzato a causa dell’influenza nostrana, essa uccide molto più di questo “nuovo virus”, risultando 60 volte più mortale. Il covid-19 ha infatti un tasso di mortalità del 2%! Solo il 5% dei contagiati può contrarre una pericolosa forma di polmonite.

Tutti possono guarire dal virus, anche chi è gravemente malato, grazie all’aiuto dell’ossigeno e della terapia intensiva. I bambini sono quasi esenti dal contrarre il COVID-19: pochi e lievi i casi di contagio. Più della metà degli infetti, si trova in quarantena a casa propria senza alcun particolare tipo di sintomo.

Il Governo italiano infatti, ha emanato il decreto “smart working” e il divieto di transito nella “zona rossa” nel lodigiano affinché si possa continuare a svolgere il lavoro da casa senza uscire con il rischio di infettare altre persone. Il divieto di uscire dai paesi però, non è stato rispettato a dovere.

Non conosciamo con esattezza i numeri dei contagi nel mondo, in quanto viaggia ad una velocità tale da rendere difficile quantitativamente il numero.

In Italia sale a 528 il numero dei contagiati ,14 il numero dei morti e a 37 il numero dei guariti nella Regione Lombardia. Due dei tre casi di Palermo sono guariti. A Catania invece si registra il primo caso di contagio, una donna proveniente dal Nord Italia.

La paziente ha già effettuato il tampone e si aspetta l’esito dallo Spallanzani di Roma. Si tratta di prudenza per evitare il diffondersi del virus che più per la mortalità è pericoloso per la probabilità di intasare i pronto soccorso.

Il presidente della Regione Siciliana dopo aver chiesto la quarantena per i migranti a bordo della Sea Watch – sbarcata oggi a Messina – ha affermato, rivolgendosi ai turisti: “L’ho detto, e lo ripeto, i turisti provenienti dalle zone gialle farebbero meglio a rimandare di qualche settimana il loro arrivo in Sicilia. Il mio è un appello alla prudenza, nell’interesse di tutti. La Sicilia è e resta, finora, una regione sicura, dove trascorrere la vacanza in un clima assai propizio. Per questo da giorni invito tutti, anche certa stampa, a non fare terrorismo psicologico. In ogni caso, chi arriva da una zona colpita dall’epidemia ha il dovere di informare le autorità sanitarie siciliane, come stabilito dal decreto del presidente del Consiglio dei ministri.”


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