Malgrado le molte ricerche effettuate, finora nessuno studio è riuscito a dimostrare scientificamente che il 5G, entro i livelli massimi stabiliti dalla legge, sia dannoso per la salute umana. La credenza è stata dunque più volte smentita dai maggiori consorzi internazionali. Tra questi l’International Commission on Non-Ionizing Radiation Protection (Icnirp) che appena il mese scorso, nel pubblicare le sue ultime linee guida sui campi elettromagnetici (in molti casi fin troppo prudenti), dopo uno studio durato sette anni ha reso noto di non aver trovato alcuna prova in tal senso.
Quali rischi per la salute dal 5G?
Da quando si è iniziato a parlare del 5G, alcuni si sono dimostrati preoccupati per l’impatto di questo tipo di tecnologia sulla salute. Le sue onde millimetriche funzionano su onde radio ad altissima frequenza. Questi segnali non possono percorrere lunghe distanze, il che richiede che le torri necessarie siano posizionate vicine tra loro e installate in più posizioni. Il timore è che le onde radio possano produrre radiazioni dannose. Esse potrebbero causare il cancro al cervello, riduzione della fertilità, mal di testa e altri disturbi.
Ma poiché il 5G è una tecnologia così nuova, non vi è certezza che questa non causerà problemi di salute nel lungo termine.
Ciò che però si può affermare con certezza è che il 5G non causa o diffonde un virus.
Atti vandalici in Inghilterra
La notizia fasulla è circolata in rete e ha spinto alcune persone, a Birmingham o nel Merseyside, a vandalizzare le antenne per la trasmissione del segnale delle reti mobili di quinta generazione. The Verge ha riportato che in 24 ore, nella giornata di venerdì 3 aprile, Vodafone ha registrato atti vandalici verso 4 delle sue torri nell’area di Birmingham. La Ee ha riferito che nella stessa area una sua torre, che non stava ancora trasmettendo il segnale 5G, è stata data alle fiamme.
Le conseguenze
I danni a queste torri hanno innalzato il rischio di compromettere la connettività di tutto il paese che, per via dell’aumento del traffico dovuto a smart working, lezioni scolastiche da remoto e un notevole incremento dell’utilizzo di internet per attività ricreative, è già sotto forte stress.
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