Coronavirus, in Italia si ricongiungono Cuba e Russia

Era dagli anni della Guerra fredda che Cuba e Russia non combattevano insieme contro un nemico comune. Adesso dovranno fronteggiare il Coronavirus in territorio italiano.

Correva l’anno 1962

Correva l’anno 1962 e la Guerra fredda era nel pieno del suo svolgimento. Dopo la fallita invasione della Baia dei Porci nel 1961, l’URSS si inserì all’interno della contesa tra Stati Uniti e Cuba. L’Unione Sovietica non solo offrì ai cubani assistenza economica e militare, ma iniziò l’installazione nell’isola di alcune basi di lancio per missili nucleari. Si trattò di una forte risposta all’installazione di siti missilistici in Italia e in Turchia da parte degli USA.

Quando, nell’ottobre 1962, le basi furono scoperte dagli aerei-spia americani, Kennedy ordinò un blocco navale attorno a Cuba per impedire alle navi sovietiche di raggiungere l’isola. Per dodici drammatici giorni il mondo fu vicino ad un conflitto generale. Alla fine Kruscev cedette e acconsentì a smantellare le basi missilistiche in cambio dell’impegno americano ad astenersi da azioni militari a Cuba.

Una rinnovata alleanza tra Cuba e Russia

La “nuovaFederazione Russa incontra nuovamente Cuba dopo decenni di alleanza in chiave anti – USA. Stavolta non c’è da fronteggiare una crisi missilistica, ma un’emergenza sanitaria mondiale. Dopo l’arrivo dei cinesi e dei russi, nella giornata di ieri sono sbarcati a Malpensa 37 medici e 15 infermieri cubani. In questo folto gruppo è possibile trovare 23 specialisti in medicina generale, 3 pneumologi, 3 intensivisti, 3 specialisti in malattie infettive e 3 specialisti di emergenza.

Alcuni, come i colleghi russi arrivati ieri notte, hanno già affrontato l’Ebola in Africa nel 2014. I medici e gli infermieri cubani sono pronti ad affiancare gli operatori sanitari lombardi, ormai ridotti allo stremo delle loro forze. Nella giornata di oggi, il presidente della Lombardia Attilio Fontana ha ringraziato Cuba tramite l’ambasciatore cubano in Italia, José Carlo Rodriguez Ruiz. Adesso la “bridaga médica” è pronta a combattere la pandemia insieme ai suoi vecchi alleati russi e ai nuovi colleghi e amici cinesi e italiani.


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