Coronavirus, migrante positivo fugge dall’ospedale di Lugo

Divampa la possibilità di un nuovo focolaio nel ravennate. Nel frattempo il presidente Musumeci propone una nave per la quarantena dei migranti in arrivo.

Fuga migrante

Organizzazione fallace nel ravennate

L’organizzazione fallace dimostrata nell’accoglienza e nella gestione dei migranti si è riproposta ancora una volta nel ravennate. Il migrante 19enne residente a Bologna, ma senza fissa dimora, aveva appena effettuato il test prima di fuggire dal nosocomio lughese. Secondo le ultime dichiarazioni, il giovane aveva alcuni piccoli precedenti alle spalle ed era stato ospite della Croce Rossa in quel di Lugo.

Subito dopo aver appurato la presenza di sintomi compatibili con l’infezione da Covid-19, i medici avevano deciso di somministrargli il test. Dopo aver consegnato il tampone al laboratorio, il quale aveva comunicato la positività del migrante, al momento della comunicazione il giovane era già scomparso. Subito dopo l’immediata denuncia del personale sanitario sono iniziate le ricerche da parte delle forze dell’ordine.

Dopo aver già discusso del caso di Pozzallo in questo articolo, ci ritroviamo nuovamente a dover scrivere di una nuova situazione davvero grottesca. Il pericolo di una nuova e potenziale diffusione incontrollata del virus ritorna prepotentemente sul suolo italico. I militari hanno già contattato coloro che hanno avuto delle frequentazioni con lui e stanno battendo le zone frequentate dal migrante.

Il rischio più grande lo corrono coloro che sono all’oscuro della sua condizione clinica. Il timore è che il 19enne abbia trovato riparo da un conoscente o che sia riuscito a trovare un luogo sicuro tramite l’aiuto di qualcuno. Ciò potrebbe creare un nuovo focolaio che rischia di sfuggire ad ogni controllo.

L’iniziativa del presidente Musumeci

In mezzo a questo caos organizzativo risulta brillante l’iniziativa del presidente Musumeci. Dopo l’enorme sbarco a Pozzallo avvenuto nel giorno di Pasqua, il quale ha visto arrivare sulle coste siciliane ben 101 migranti, Musumeci ha proposto al premier Conte una soluzione. Onde evitare di aggravare la già periclitante situazione degli hotspot siciliani, Musumeci ha suggerito di utilizzare una nave per la quarantena dei migranti.

Si tratta della “Motonave Azzurra” della compagnia GNV, la quale ha operato nell’estate del 2019 sulla tratta tra Bari e Durazzo. L’imbarcazione è dotata del protocollo sanitario per l’assistenza a bordo dei migranti positivi al Covid-19 ed è attrezzata anche per preparare un grande quantitativo di pasti giornalieri. Sulla celerità con la quale dovrebbe operare il governo Conte, si è così espresso il presidente Musumeci:

Non c’è più motivo di scaricare sulle strutture della Sicilia il peso organizzativo di collocare centinaia di persone immigrate, pronte a sbarcare nei prossimi giorni sulle coste siciliane, vittime di spregiudicati venditori di carne umana. La Sicilia non vuole vivere col Coronavirus la stessa drammatica esperienza della Lombardia: la gente ha paura, i sindaci hanno civilmente lanciato l’allarme, come faccio io da tre giorni. Evitiamo altra tensione sociale. I migranti che rischiano di annegare vanno soccorsi e messi in quarantena. Ma lo si faccia su una nave in rada. E anche presto“.

 


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