Chi può chiedere il bonus dell’INPS
Dal 1° aprile potranno chiedere il bonus di 600 € all’Inps, in base agli articoli 27,28,29,30 e 38 del decreto legge n. 18/2020 le seguenti categorie di lavoratori:
Iscritti esclusivamente alla Gestione separata:
- liberi professionisti con partita IVA attiva alla data del 23 febbraio 2020 compresi i partecipanti agli studi associati o società semplici con attività di lavoro autonomo non iscritti alle Casse di Previdenza professionali di cui ai DD. Lgss nn. 509/1994 e 103/1996;
- collaboratori coordinati e continuativi con rapporto attivo al 23 febbraio 2020.Autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’Ago
- Artigiani;
- Commercianti;
- Coltivatori diretti, coloni e mezzadri,che non sono iscritti ad altre forme di previdenza obbligatoria ad esclusione della Gestione separata dell’INPS.Ne possono beneficiare anche i soci di società di persone o di capitali se singolarmente iscritti alle gestioni dell’INPS perchè – si spiega nelle FAQ del MEF sulle nuove misure economiche – COVID-19 – l’indennità è personale e non attribuibile alla società in quanto tale. E rientrano nella categoria dei beneficiari dell’art. 28 del decreto Cura Italia anche gli agenti di commercio che, oltre all’iscrizione alle gestioni speciali Ago, hanno l’obbligo di essere iscritti ad altra forma di previdenza obbligatoria come l’Enasarco (nonostante la stessa sia esclusivamente integrativa della copertura INPS).
Stagionali del turismo e degli stabilimenti termali
Dipendenti stagionali del settore del turismo e degli stabilimenti termali che:
- hanno cessato il rapporto di lavoro dal 1° gennaio 2019 al 17 marzo 2020
- non siano titolari di rapporto di lavoro dipendente al 17 marzo 2020.
Agricoltura
- Operai agricoli a tempo determinato e altre categorie di lavoratori iscritti negli elenchi annuali perché possano fare valere nell’anno 2019 almeno 50 giornate di effettivo lavoro agricolo dipendente.
Lavoratori dello spettacolo
Lavoratori iscritti al Fondo pensioni dello spettacolo che:
- abbiano almeno 30 contributi giornalieri versati nell’anno 2019 al medesimo Fondo;
- con un reddito non superiore a 50.000 euro nel 2019;
- non siano titolari di rapporto di lavoro dipendente al 17 marzo 2020.
Come chiedere il bonus all’INPS
Le categorie elencate potranno ottenere il bonus di 600 euro esclusivamente in modalità telematica, ma con un PIN semplificato qualora non si sia già in possesso delle credenziali INPS.
Questi gli step necessari:
- Per chi possiede le credenziali INPS, la richiesta può essere fatta con: PIN dispositivo rilasciato dall’INPS, SPID di livello 2 o superiore, Carta di Identità Elettronica 3.0 (CIE), Carta Nazionale dei Servizi (CNS).
- Per chi non le possiede: chiedere il PIN tramite portale o Contact Center, autenticarsi con le prime otto cifre del PIN ricevute tramite SMS o e-mail per la compilazione e l’invio delle domande online. Se non si riceve la prima parte del PIN entro 12 ore dalla richiesta, è necessario chiamare il Contact center per la validazione della richiesta. Inoltre l’INPS ha recentemente dichiarato della messa in campo di una nuova procedura di emissione “a distanza”.
Bonus per professionisti e autonomi iscritti a Casse private
Dal 1° aprile anche i professionisti e i lavoratori autonomi potranno richiedere il bonus di 600 €. L’indennità – pari a euro 600 – è riconosciuta, per il mese di marzo 2020, ai professionisti e lavoratori autonomi iscritti agli enti di diritto privato di previdenza obbligatoria di cui ai decreti legislativi 30 giugno 1994, n. 509 e 10 febbraio 1996, n. 103 che abbiano percepito, nell’anno di imposta 2018, un reddito complessivo al lordo dei canoni di locazione assoggettati a “cedolare secca” (art. 3, D. Lgs. 23/11) o al regime delle locazioni brevi (art. 4 D. L. 50/17):
- non superiori a 35.000 €, se l’attività sia stata limitata dai provvedimenti restrittivi emanati per l’emergenza Covid-19;
- tra 35.000 e 50.000 €, per cessazione dell’attività (con chiusura delle partite IVA) o per riduzione o sospensione dell’attività lavorativa (occorre una comprovata riduzione di almeno il 33% del reddito del primo trimestre 2020, rispetto al reddito del primo trimestre 2019).
Alla domanda va allegata (a pena di inammissibilità) una dichiarazione del lavoratore interessato (DPR 28 dicembre 2000, n. 445) con la quale, a seconda della fattispecie per la quale il bonus è richiesto, il professionista attesti:
-
di essere lavoratore autonomo/libero professionista, non titolare di pensione;
-
di non essere percettore dei bonus 600 euro previsti dal decreto Cura Italia (articoli 19, 20, 21, 22, 27, 28, 29, 30, 38 e 96 del decreto-legge 17 marzo 2020, n.18), né del reddito di cittadinanza;
-
di non aver presentato per il medesimo fine istanza ad altra forma di previdenza obbligatoria;
-
di aver percepito nell’anno di imposta 2018 un reddito non superiore agli importi stabiliti dal decreto;
Gli enti di previdenza obbligatoria, dopo aver verificato la sussistenza dei requisiti, provvedono ad erogare l’indennità in base all’ordine cronologico delle domande
presentate e accolte.
Inoltre sarà possibile richiedere il bonus “Baby Sitting“, in alternativa ai “Congedi Covid-19”. La domanda può essere sempre ottenuta tramite il PIN semplificato. In questo caso è comunque necessaria la seconda parte del PIN.
Ed infine, sempre dal prossimo 1° aprile 2020 si potranno chiedere i “Congedi COVID-19” per lavoratori autonomi e gestione separata sulla base delle indicazioni dell’INPS contenute nella circolare n. 45/2020.
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