FUORI CAMPO | Milazzo saluta l’estate: una stagione che poteva andare meglio…

Torna la rubrica firmata da Santi Cautela che commenta l'andazzo della settimana tra Milazzo e Barcellona: si torna sull'argomento turismo

Torna la nostra rubrica al vetriolo dedicata al commento di fondo sulla settimana. L’amministrazione milazzese ha annunciato il programma per la Festa del patrono Santo Stefano. Ritorna Clementino, artista poliedrico molto apprezzato dai più giovani – ma non solo – e che era già stato a Milazzo qualche anno fa. Una chiusura azzeccata in vista del grande spettacolo al Castello di Enrico Brignano.

Una stagione teatrale che ci ha convinto con artisti davvero azzeccati. Si poteva far di più? Si poteva soprattutto far meglio. E non solo per i problemi legati all’isola pedonale. Milazzo ha subito un tracollo turistico impressionante con un calo delle prenotazioni e una stagione che vive sempre più il frame ferragostale. Non si va oltre quei 15 giorni in mezzo ad agosto.

Un vero peccato per la città del Capo che saluta un‘Area Marina Protetta mai così protagonista. Ancora tanto da fare per i collegamenti da e per la città, per la movida. Ma tutto sommato poteva andare peggio ai gestori dei locali. Altrove si è galleggiato, almeno per parte tirrenica in provincia di Messina che continua a essere la defenestrante parte “babba” della Sicilia. Taormina, ormai prossima allo scollamento dal suo capoluogo, ha trainato una stagione decisamente superiore in termini di turismo di qualità.

Ma questo “boom” non si è mai registrato neanche lì. I lidi milazzesi hanno quasi “floppato” in termini di abbonamenti e prenotazioni, lavorando molto ad agosto e già sventrati con l’avvicinarsi di settembre. Un pantano che presto verrà dimenticato. Un “non successo” per una stagione estiva anonima e barcollante. Precaria come la grande crisi economica che ha colpito la Sicilia negli ultimi due anni.


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