Che fosse uno dei carnevali più partecipati e interessanti della provincia non vi era dubbio. Santa Lucia del Mela è riuscita a migliorarsi quest’anno duplicando le presenze. Il cosiddetto Catalettu è il carnevale storico luciese.
Esso ha avuto di recente l’importante riconoscimento da parte dell’Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, che l’ha iscritto nel Registro delle Eredità Immateriali della Regione Siciliana.
La festa prende il nome dalla tipica lettiga con la quale si trasportavano anticamente i malati o addirittura i morti e le bare, rivestita da diversi drappi di stoffa. Non a caso rievoca la morte simbolica di Carnevale. In piazza Milite Ignoto viene riproposto prima il processo a Carnevale che nella tradizione veniva accusato di golosità e ingordigia tanto da morire con una fraviola in bocca, con giudici, medico e prete pronti per il grottesco funerale. Poi lo sposalizio, un finto matrimonio grottesco caratterizzato da un copione di scherzi e divertimento.
Sempre da piazza Milite Ignoto parte il corteo allegorico che percorre Santa Lucia del Mela fino in piazza Duomo. Qui viene bruciato su un rogo un fantoccio come simbolo della fine della festa e dell’inizio della Quaresima.
È sulla scia di questa antica tradizione che ogni anno la città dedica un moderno concorso alle tipiche “moto ape”. Queste vengono trasformate in carri allegorici a tema che sfilano tra gruppi mascherati e marce musicali per aggiudicarsi il titolo di creazione più originale. E in questa cornice che si è svolto il concerto di Cecilia Grey e il dj set di Steno P che ha riempito la piazza fino a tardi.
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo