Continuano gli arrivi di migranti a Lampedusa nonostante l’emergenza Covid-19. Nel pomeriggio di ieri ne sono sbarcati 34 provenienti prevalentemente dagli stati subsahariani. Soltanto una piccola percentuale di essi è di nazionalità siriana. Sono 11 le donne, di cui due in stato di gravidanza e 23 uomini.
Il sindaco di Lampedusa e Linosa Totò Martello ha immediatamente firmato un’ordinanza sindacale per trasferire al Molo Favaloro tutte le persone sbarcate. Nel molo si trova il Centro di Accoglienza equipaggiato per contrastare la pandemia da Covid-19. I migranti passeranno il periodo della quarantena all’interno della struttura.
Il sindaco ha inoltre dichiarato che: “Sarà attivo un servizio di controllo per fare in modo che nessuno esca dal Centro e verrà effettuato un costante monitoraggio dal punto di vista sanitario. Vista l’emergenza Coronavirus la decisione di porre in quarantena le persone sbarcate sull’isola è necessaria a tutela della salute pubblica e di quella degli stessi migranti: nessuno di loro entrerà in contatto con la popolazione locale“.
Rimane inascoltato l’appello sugli sbarchi del 23 marzo da parte del ministro degli Esteri Luigi Di Maio: “Non si tratta di voler essere buoni o cattivi, si tratta semplicemente di misurare le nostre forze e metterle tutte a disposizione dei nostri concittadini. L’Italia ora non può. L’Italia ora chiede e vuole essere aiutata“. Clicca qui per leggere i dati aggiornati sugli sbarchi
Nel frattempo la nave “Alan Kurdi” della ONG Sea-Eye ha soccorso 150 migranti partiti dalla Libia nella giornata di ieri. Dopo alcuni attimi di tensione per via delle raffiche di mitra sparate in aria dalla guardia costiera libica, i migranti sono riusciti a mettersi in sicurezza sulla nave al soldo della ONG tedesca. Il mission manager Jan Ribbeck ha affermato che la nave Alan Kurdi è dotata di “sufficienti dispositivi di protezione per il suo equipaggio“.
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