Il governo 5 Stelle e il ritorno dello Jedi Renzi: sarà crisi?

Le tensioni nel governo giallo-rosso hanno, come era prevedibile, potenziato la leadership di Matteo Renzi, vero ago della bilancia dell'esperienza Conte 2.

Ma cosa succederà oggi? Renzi salirà al Colle per proporre un nuovo Premier? Potrebbe essere una mezza verità. Matteo Renzi è l’unico stratega di questo governo che si trascina a forza tra una lite e l’altra, come dimostra la crisi “quasi” dichiarata sul tema della prescrizione.

Il ruolo assente di Zingaretti

Tanto che torna, esplicitamente, nelle parole dei vertici Pd l’idea di chiudere l’esperimento di governo con i grillini e tornare al voto. Lo dice Nicola Zingaretti, dopo aver messo le mani avanti – «non ho elementi per dire che ci sia una crisi di governo» -, ma nel caso lo fosse «è evidente che la fine del governo coincide con la fine della legislatura». Insomma se cade Conte si vota, almeno questa è la linea attuale del segretario Pd.

É vero però che non si tratta certo della prima volta che la maggioranza giallorossa si impalla, né della prima minaccia di far saltare tutto, una pratica anzi quotidiana, con Italia Viva nel ruolo di disturbatore del governo per guadagnare visibilità e spazi nell’area moderata.

Verso nuove elezioni?

E il progetto di Renzi anche a livello locale è quello di trasmigrare nel centrodestra. Lo si era capito da tempo. Il suo partito veleggia al 4% quindi appena un soffio sopra la soglia di sbarramento. E’ evidente che col centrosinistra i rapporti sono peggiori che col centrodestra. Renzi non è più il nemico di Salvini e non è più neanche il nemico dei 5 Stelle, anzi, questi ultimi sanno che non possono fare a meno dei suoi voti in Senato o il governo Conte 2 finirà nuovamente sulla graticola o si tornerà al voto. Più plausibile che questo braccio di ferro invocando le elezioni, sia l’ennesima “strategia del terrore” per rinforzarsi e allontanare lo spettro delle urne.

L’eredità di Matteo Renzi

Renzi potrebbe proporre un governo transitorio con Draghi sostenuto da un’ampia coalizione dove Italia Viva farà da traino come fu la minoranza liberal-socialista nei governi del pentapartito. Ancora una volta Renzi si dimostra un ottimo stratega oltre a risultare un leader “antipatico” alla sua stessa coalizione. Il suo è un ritorno da “maestro Jedi“: tanta forza in un solo uomo, colui che dovrebbe portare equilibrio – o guerra – nel lato oscuro della politica italiana.


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