Il paventato pericolo della chiusura di alcuni reparti dell’Ospedale di Milazzo tra cui il Punto Nascite ha mobilitato l’opposizione cittadina. Oggi il sit-in promosso dalla sinistra e spalleggiato anche dall’opposizione in consiglio comunale guidata da Lorenzo Italiano.
Il coordinamento del centrosinistra attacca il centrodestra – sindaci e deputazione – sullo stato di degrado del nosocomio. Anche qui andrebbe fatta chiarezza. Lo stato dei presidi ospedalieri siciliani è al collasso già dal 2015 – decreto Balduzzi – con la riorganizzazione del sistema ospedaliero regionale voluta dal governo di centro-sinistra. All’epoca era deputato PD un certo Pippo Laccoto – oggi centrodestra – che sponsorizzava la riorganizzazione della rete ospedaliera. Un disastro che proponeva chiusure e accorpamenti da cui le conseguenze che tutti conosciamo tra Barcellona e Milazzo.
Le responsabilità di questo disastro sono bipartisan e condivise su più piani politici e amministrativi. Il Sindaco Pippo Midili è sempre stato in evidente imbarazzo sull’argomento, essendo referente sul territorio dell’On. Pino Galluzzo che avrebbe dovuto fare di più sull’argomento essendo forza di maggioranza al governo. Gli spot e i comunicati stampa non sono mancati ma l’ospedale versa in situazione penose: liste d’attesa, reparti sotto organico, degrado strutturale, pronto soccorso intasato con tempi di attesa superiori alle 12 ore di media.
Quest’ultimo è un problema comune a molti ospedali in quanto ormai il 60% degli ingressi – che sono codici bianchi o verdi – potrebbero essere gestiti dai medici di famiglia o dalle guardie mediche (tagliate anche queste in quanto a risorse). Per i medici di famiglia invece, come sappiamo, dopo il covid sono rimasti in tre o quattro a fare visite. La questione è quindi molto complessa, i fondi sono sempre meno ma l’avanzare della media anagrafica – superiore a 44 anni – ha portato il sistema sanitario a implodere. Un Paese dove i giovani vanno via è un Paese sempre più anziano e quindi sempre più prossimo ai servizi sanitari. Il comprensorio tra Milazzo e Barcellona con le sue potenziali 120 mila utenze, ne è un esempio in negativo. Condivisibile il gesto significativo del centrosinistra di portare dei cartelloni con le facce dei medici che negli anni si sono impegnati per il Fogliani di Milazzo. Oggi però sembra tutto perduto. E i PNRR che fine hanno fatto?
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