Italia-Spagna: come giocano i nostri avversari? Nella giornata di domani gli Azzurri affronteranno la Spagna di Luis Enrique. La “Roja” fino ad ora ha affrontato Croazia e Svizzera, dimostrando i propri punti di forza, ma anche le debolezze.
Sicuramente, non è la nazionale spagnola dell’ultimo mondiale, quello della “Generation Dorada” anzi, dal 2018 ad adesso il commissario tecnico ha effettuato numerosi cambiamenti. Primo su tutti la difesa. Luis Enrique infatti ha deciso di non convocare Sergio Ramos.
Il difensore del Real Madrid, era stato un punto fermo per molto tempo per gli spagnoli, anche per il suo notevole peso nello spogliatoio. Tuttavia l’allenatore ha deciso di lasciarlo a casa per far posto ai giovani, come Pau Torres.
Il difensore del Villareal, è affiancato da Aymeric Laporte, che ha ricevuto il passaporto spagnolo, seppur sia nato in Francia. I due fin ora non hanno mostrato grandissima solidità, e forse l’assenza di un leader come Ramos si sente. A centrocampo, dopo essere guarito dal Covid, Busquets è tornato e gli è stato affidato l’intero reparto.
Il mediano del Barcellona infatti oltre ad essere il capitano è il fulcro tattico di questa nazionale. Da lui passano tutte le azioni, ed è egli stesso a dettare i ritmi di gioco, proprio come fa Jorginho nel nostro centrocampo. Affianco a Busquets, troviamo Pedri, classe 2002, titolarissimo a Barcellona questa stagione, e Koke dall’Atletico Madrid.
Non saranno Xavi e Iniesta, e proprio per questo la Spagna non ha più usato il Tiki-Taka. Ciò nonostante il possesso e le mezzali sono la chiave di questa Spagna. Fondamentali infatti sono i movimenti di Pedri e Koke senza la palla, che fanno si che Busquets sia sempre in grado di impostare senza alcuna pressione. Pedri inoltre è il più pericoloso tra i 3, in quanto capace di saltare con molta facilità il proprio avversario.
Per questa ragione sarà fondamentale giocare bene in mezzo al campo, aggredendo alti gli avversari e cercando di chiudere il più possibile le linee di passaggio tra i 3 di centrocampo. Davanti spazio a Fernando Torres, Morata e Sarabia, a rischio per la gara di domani.
Morata, sta vivendo un europeo non facile, a cause delle numerose critiche, sfociate in minacce di morte ricevute dai suoi tifosi. Il centravanti spagnolo però può essere molto pericoloso, per la sua capacità di sviluppare l’azione, e soprattutto per la grande incisività che ha nei momenti decisivi.
Sugli esterni Fernando Torres del Manchester City sta disputando un fantastico europeo, e toccherà a Emerson Palmieri cercare di contenerlo.
A Wembley non sarà una gara facile per i nostri, ma gli uomini di Mancini hanno il dovere di crederci, per farci sognare dopo 2 anni molto duri.
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