La fallacia del governo mette in pericolo la nostra salute

Sbarchi indiscriminati, fughe dai centri d'accoglienza e di conseguenza lo scoppio di nuovi focolai in tutta Italia stanno mettendo in luce le atroci scelte del governo giallorosso.

Emergenza migranti

Controlli inesistenti

La pressione sulle coste siciliane è ormai divenuta fin troppo pesante. Anziché bloccare gli sbarchi, il Viminale ha preferito sparpagliare i clandestini, potenzialmente infetti, in tutto il Paese. Uno dei tanti casi che racconta alla perfezione ciò che sta avvenendo in Italia proviene da Gualdo Cattaneo, in provincia di Perugia. Il paesino di appena seimila anime si è visto recapitare dal governo ben venticinque tunisini a cui, dopo essere sbarcati ad Agrigento, erano stati imposti quattordici giorni di quarantena.

Trasferiti presso un agriturismo gestito da una cooperativa sociale, gli è bastato inventarsi una partita di pallone per dileguarsi, facendo perdere le proprie tracce. La fuga dei migranti dagli hotspot non è un problema che ha avuto origine a Gualdo Cattaneo. Da anni si assiste a numerose fughe incontrollate dai centri d’accoglienza, i quali sono controllati dal personale addetto. Figuriamoci dalle strutture del tutto prive di controlli.

Uno dei casi più eclatanti – avvenuto intorno alla metà di aprile – si è registrato a Roma, nel quartiere Statuario – Capannelle. Alcuni stranieri, alloggiati presso l’hotel Capannelle, si sono resi protagonisti di una fuga dal luogo più inadatto per ospitarli. Gli stessi residenti, difatti, lamentavano anzitempo l’inadeguatezza dell’alloggio destinato agli stranieri: “È il posto meno controllato e controllabile per chi deve stare in quarantena“, affermavano gli abitanti del quartiere.

Ben presto le loro paure sono diventate realtà.

Lo smantellamento dei decreti Sicurezza da parte del governo giallorosso

Alcuni giorni addietro abbiamo discusso in questo articolo delle assurde scelte compiute dal ministro Speranza in materia di controllo dei voli provenienti dall’estero. Difatti in pochi giorni si sono originati dei focolai importanti nella comunità bengalese di Roma e in quella albanese in Toscana. Come se non bastasse, gli sbarchi continuano regolarmente e senza alcun limite imposto dal governo. Vi è un totale disinteresse nel far rispettare la quarantena.

Ormai Matteo Salvini non siede più al Viminale da tempo e i giallorossi continuano ad orchestrare la loro vendetta facendo continuamente a pezzi i decreti Sicurezza. Nel frattempo, anche se quest’ultimi sono ancora in vigore, le Ong continuano a scaricare centinaia di irregolari sulle nostre coste ogni settimana. Ad esse vanno aggiunti i barconi che ogni giorno arrivano sulle coste del Sud Italia.

Trovare dei doppioni della Moby Zazà si è rivelato praticamente impossibile. Non per mancanza di strutture, ma per l’arrivo incessante di migranti e per il pochissimo tempo a disposizione. Da qui l’idea di dividerli in tutto il territorio dello Stivale. Peccato che nel farlo non abbiano pensato ad un dettaglio di notevole importanza: la quarantena deve essere sorvegliata. Lasciarla alla responsabilità del singolo è davvero da inetti.

Risultati dai prospetti drammatici

Ogni giorno si registrano nuove fughe dai centri d’accoglienza, i quali, a ben vedere, sono sempre hotel o vecchi agriturismi che non possono di certo assicurare il contenimento di una possibile bomba virale. Le nuove politiche dei giallorossi non solo espongono il Paese ad una nuova ondata di migranti, ma anche al rischio di un ritorno dei contagi, il quale distruggerebbe le ultime macerie di un Paese in malora.

Proprio quando il virus sembrava arginato, ecco che si attuano politiche insensate. La posta in gioco è tremendamente alta. L’Italia è – nuovamente – l’hotspot dell’Europa con la compiacenza dell’Unione. E malauguratamente potrebbe ancora una volta diventare uno degli stati più colpiti dal Covid-19. Per evitare tutto questo basterebbe applicare quei decreti Sicurezza che Zingaretti & Co. stanno cercando di distruggere.


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