La Sicilia più nascosta nell’antico borgo di Sperlinga

L'incantevole panorama e la tranquillità del borgo rupestre di Sperlinga nella Sicilia più genuina vi spingeranno ad abbandonarvi tra itinerari non consueti.

Al centro della Sicilia, in provincia di Enna, tra i Nebrodi e le Madonie si trova incastonato l’antico borgo rupestre di Sperlinga, nome derivante dal greco che significa “Spelonca”, grotta.

Fu definita “regale dimora rupestre”, le sue origini e la sua storia si intrecciano infatti nelle sue grotte, dove fin dalla preistoria si sono scavati antichi rifugi nella parete rocciosa, poi diventati abitazioni, alcune delle quali sono state abitate addirittura fino agli anni ’60!

É qui che sorge un castello di origine normanna, scavato proprio nella roccia arenaria dai Siculi intorno al XII secolo a.C. e in gran parte ricostruito poi nell’anno Mille.

Questo è uno dei castelli rupestri più affascinanti e suggestivi della Sicilia, visto che fu proprio la roccia, insieme all’ingegno umano, a comporre le sue sale e i suoi ambienti.

Sull’arco a sesto acuto, nell’androne del castello, si può leggere una scritta latina molto particolare: “Quod siculis placut sola Sperlinga negavit”, che si traduce in: “Quello che fu stabilito dai siciliani, fu negato solo da Sperlinga”.

Questa scritta fa riferimento ai Vespri Siciliani, quando i siciliani insorsero contro i francesi, tranne a Sperlinga, dove i francesi vennero aiutati e fatti rifugiare proprio nel suo castello!

Tra le stradine del borgo rupestre si celebrano eventi e feste locali, come la Sagra del Tortone, sicuramente l’evento più importante della città.

Il tortone è un dolce locale molto buono a base di farina, olio di oliva e zucchero, la sagra ad esso dedicata si tiene dal 1982, in occasione del settimo centenario dei vespri siciliani.

Nei giorni precedenti alla sagra i quartieri del paese, rappresentati da una dama, si sfidano in diversi giochi e la dama del quartiere che vince, viene eletta castellana di Sperlinga, partecipando al corteo storico che si svolge il 16 Agosto.

Tanti personaggi sfilano in costume d’epoca per le vie del paese per poi terminare la sfilata davanti al castello, tra spettacoli, canti e balli.

Una particolarità linguistica

Altro aspetto caratteristico di Sperlinga è il dialetto parlato dalla gente locale, un siciliano che risente di tante influenze linguistiche e fonetiche delle parlate del Nord Italia, viene infatti definito da molti studiosi “dialetto gallo-italico”.

Questa particolarità linguistica nel pieno centro della Sicilia è dovuta ai tanti immigrati che nell’XI secolo arrivarono qui, dall’Italia nord-occidentale e da alcune zone della Francia, facenti parte della corte normanna.

Perdersi tra le viuzze e le architetture rupestri di questo borgo significa assaporarne tutto il fascino esclusivo di un’atmosfera molto diversa da quella dei tanti altri borghi siciliani.

Lo si deve a tutte le caratteristiche uniche di questo gioiello scavato nella roccia, costellato dalle sue affascinanti abitazioni, dall’imponente castello e da un intero borgo rupestre abitato da una popolazione altrettanto unica nella sua parlata.


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