Le criticità della teledidattica, lo sguardo di uno studente messinese

Dentro le criticità di un sistema che rafforza le differenze generazionali tra alunni e docenti. Il racconto di uno studente di Messina alle prese con la teledidattica

Con le modifiche che si stanno effettuando in questi giorni a causa del Corona Virus, la didattica a distanza è un aspetto fondamentale per chiarire le dinamiche che stanno avvenendo anche nell’ambito dell’istruzione.

Con il diffondersi del Covid19 vengono subito poste le basi per una didattica a distanza tra la scuola e gli studenti per garantire che l’istruzione non si fermi e per portare avanti i progetti scolastici previsti per quest’anno.

Con questo nuovo modello scolastico le capacità e le problematiche degli studenti si sono evidenziate, molti utenti hanno verificato delle difficoltà nel portare avanti questa tipologia di didattica, si sente molto la mancanza del rapporto fisico tra alunni e docenti.

Se questa situazione ha modificato l’organizzazione scolastica, quest’ultima come ne sta rispondendo?

E’ notevole l’impegno di tutti gli utenti o nella maggior parte di applicarsi a questi nuovi modelli e a loro volta di renderli personali per svolgere correttamente quanto richiesto dai professori; meritevole sicuramente è la grande presenza delle famiglie in questa situazione che oggi come non mai è necessaria.

La mancanza di mezzi sufficientemente idonei per affrontare una “regolare” lezione sono scarsamente reperibili nelle famiglie degli studenti ma le scuole stanno già provvedendo ad aiutare chi per queste problematiche non è in grado di poter proseguire l’anno scolastico se pur a distanza.

Inoltre, in grande maggioranza, i professori sono venuti incontro a tutti gli utenti inviando materiale di chiarimento per eventuali dubbi su un determinato argomento o per fare il punto della situazione cosicché tutti riescano a portarsi avanti con il programma e nessuno rimanga in dietro.

Sono ancora incerte le disposizioni per un ritorno fra i banchi di scuola a settembre, tutti si stanno impegnando nel rispettare i tempi previsti per le consegne di compiti o eventuali verifiche in modo tale che l’istruzione continui a procedere nel migliore dei modi e si riveli un nuovo metodo assai diverso, ma comunque di fare scuola.

 

A cura di Alessandro Passeri


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