L’attacco austriaco sabotato dalla MAS
L’eroismo di Rizzo e compagni ribalta le sorti della guerra
Nella notte sul 10 e alle prime ore dell’alba odierna, il nemico tentava la sortita verso il canale di Otranto. Con un’azione degna dell’arditismo di romana memoria, due motosiluranti MAS hanno inabissato le corazzate del nemico austriaco. Mentre il popolo italico riposava le sue membra fiaccate dal conflitto, gli indomiti capitani Rizzo e Aonzo compivano un’impresa fondamentale per le sorti della guerra.
Mentre gli austriaci solcavano le placide acque del mare Adriatico per dirigersi verso le nostre difese nelle Puglie, i motosiluranti MAS si dirigevano al largo delle acque della Patria per perlustrare e segnalare l’eventuale presenza nemica.
Spinti da un indomito coraggio, i due capitani oltrepassavano dei banchi di nebbia per completare la missione. Alle 3:15 i motosiluranti avvistavano le corazzate austriache comandate dall’ammiraglio Horthy.
Con spirito patriottico e incuranti del pericolo, i capitani Rizzo e Aonzo siluravano la “Santo Stefano” e la “Tegethoff”, arrecando innumerevoli danni al nemico. Difatti, incalzati dal sorprendente attacco, gli austriaci si ritiravano nei pressi del porto di Pola. A nulla sono valsi i tentativi di recupero della corazzata “Santo Stefano”, la quale si è inabissata alle 6:00.
I capitani Rizzo Luigi e Aonzo Giuseppe sono rientrati alla base di Ancona alle 7:00.
Con grande tripudio la notizia è stata accolta dallo Stato Maggiore del Regio Esercito e dall’intera popolazione italiana. Secondo un dispaccio austriaco, le navi del nemico non solcheranno più le nostre acque. È vittoria sul mare, ma le sorti della guerra saranno decise sul Piave.
Con l’impresa di Premuda viviamo un’ora inenarrabile. L’ebbrezza indicibile di vittoria esalta le truppe italiane. La strenue difesa dei nostri metterà a dura prova l’avversario il cui compito s’infrangerà davanti all’incrollabile bravura delle nostre fanterie. Il destino arride alla Patria grazie all’impresa di Premuda.
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