L’odi et amo tra Nietzsche e Wagner e quell’incontro perso a Messina

Un filosofo ed un compositore: la storia di un'amicizia intellettuale destinata a rompersi 

nietzsche e wagner

Friedrich Nietzsche (1844-1900) è un filosofo, poeta saggista,scrittore e compositore dell’800. La sua figura è considerata una delle più importanti di sempre in quanto è stato in grado di scardinare molte tematiche dell’ Occidente europeo. Il suo “nichilismo” è l’esempio della sua volontà di rompere con gli idoli affinché si potesse creare una filosofia che elogi la vita e l’uomo.  Trascorse la vita in maniera altalenante causa dei suoi problemi di salute (soffriva di polmonite e di forti emicranie) ma nonostante tutto, viaggiò molto e si confrontò con molti intellettuali dell’epoca tra questi, ricordiamo Franz Camille Overback (1837 – 1905) teologo, Jacob Burckhardt (1818-1897) critico e storico dell’arte, il suo odi et amo con Richard Wagner (1813-1883) compositore, musicista e saggista tedesco.

Come è nata l’amicizia fra Nietzsche e Wagner?

Si desume si siano incontrati a casa di Burckhardt nel 1868, Nietzsche rimase folgorato dalla figura di Wagner: aveva sviluppato una vera e propria adorazione nei suoi confronti. Considerava le sue composizioni come fonte di rinascita della tradizione greca classica nonché una valida possibilità di far uscire l’uomo dalla status di decadenza. Proprio per queste ragioni infatti, nel 1872 pubblicò l’opera “Nascita della Tragedia” dedicando a Wagner la prefazione:

“…A siffatti seriosi uomini valga di ammaestramento, che io considero l’arte come il cómpito supremo e come l’attività metafisica propria della nostra vita, secondo il pensiero dell’uomo, al quale intendo dedicata quest’opera come al mio insigne piecursore sul campo di lotta.”

Tra i seguaci di Wagner l’opera ebbe molto successo, meno clamore fece nel mondo accademico. Il musicista tedesco apprezzava molto Nietzsche: i due erano legati da un rapporto di amicizia intellettuale che durò poco. Forse perché il filosofo era innamorato della moglie Wagner?Questo aveva sposato Cosima, figlia del pianista Franz Liszt. A quanto pare il pensatore tedesco nutriva una forte simpatia per la donna: può essere una della causa della rottura fra i due?

Agosto 1876, il festival di Bayreuth

Wagner nel frattempo, si trasferì in Baviera dove istituì il suo teatro dedicato alla rappresentazioni di drammi: curò tutto nei minimi dettagli. Presero parte all’evento alcuni dei volti noti del tempo come l’imperatore di Germania Gugliemo I , Luigi II, Lev Tolstoj, Liszt ecc. Prese parte anche Nietzsche: ne rimase profondamente deluso dall’atmosfera e dall’ambiente mondano borghese presente al festival.

Soggiorno in Sorrento

A causa dei problemi di salute decise di ritirarsi per qualche mese: la malattia non gli dava più tregua. Dopo un iter fra Genova ed un crollo emotivo a Pisa, nell’ottobre dello stesso anno, soggiornò in Sorrento: quì incontrò per l’ultima volta Wagner: questo era in vacanza con la famiglia. Il compositore raccontò il progetto al quale stava lavorando, il Parsifal. Nietzsche non appoggiò la sua idea e lo incolpò di essersi “accasciato ai piedi della croce”.

1878 l’anno dei cambiamenti

Nietzsche si rese conto che l’arte non può più essere il mezzo capace di farci uscire dalla decadenza umana. Nel 1878 scrisse “Umano troppo umano”, dedicata a Voltaire è una raccolta di aforismi scritta con l’aiuto di Peter Gast; in questo scritto, la sua filosofia si distanziava totalmente da Schopenhauer e dal Wagnerismo. Il musicista giudica l’opera come un lavoro brillante, ma la vede come un tradimento.  Si aggravarono definitivamente i problemi di salute del filosofo: abbandonò il ruolo di docente all’università e decise di affrontare alcuni viaggi alla ricerca di un clima più caldo: andò in  Francia, Svizzera ed infine Italia.

Wagner a Palermo, Nietzsche a Messina

Nell’inverno tra il 1881-82, Wagner soggiornò a Palermo dove completò la sua opera Persifal: ultimo dramma musicale. Nietzsche invece soggiornò a Messina nel 1882 dove scrisse “Gli idilli di Messina” una breve raccolta di poesie. Ai tempi il filosofo non era molto noto come lo era Wagner, probabilmente questo non era a conoscenza del soggiorno dell’ex amico nella città sicula. Molti sostengono che i due si siano incontrati quando compositore sostò a Messina prima di imbarcarsi per Napoli. Non abbiamo nulla che certifichi questo fatidico incontro, dato che la loro era un’amicizia giunta al termine. Forse, Nietzsche in cuor suo, sperava di rincontrarlo per l’ultima volta prima che la morte potesse dividerli definitivamente. Wagner muore a Venezia il 14 febbraio 1883, alla notizia Nietzsche si perse in un fiume di lacrime.

 

 

 

 


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