Proprio in questi giorni si lavora al nuovo bilancio. La scusa dei soldi e del dissesto non regge più. Le erbacce regnano sovrane da mesi a Milazzo. E’ dovuta scoppiare una polemica istituzionale per far ripulire Piazza Nastasi ma tutto intorno è degrado.
Le spiagge sono state ripulite dai privati e dai volontari. Il Monumento Zumjungen e il sepolcro bizantino a Croce di Mare sono ricoperti da una foresta. Stessa sorte per il Fortino dei Castriciani accanto al Castello: le erbacce sono visibili dal Tono. Non va meglio neanche per i vicoli del Borgo abbandonato all’incuria tra erbacce, rifiuti ed escrementi vari.
Quella che doveva essere un tempo una attrazione turistica alla memoria marinara – denominata Palischermo della tonnara in piazza S. Papino – è una discarica a cielo aperto dato che la recinzione è collassata così come la struttura in legno ormai fradicio. Milazzo non è mai stata così sporca, vittima del degrado. Un tempo veniva almeno ripulito il terrapieno di Ponente dove oggi, in direzione del Tono, regna la “savana” tra sterpaglie e rifiuti nascosti.
Quest’anno toccherà organizzare un turismo dedito ai safari, verrebbe da scherzare. E chissà se i nostri amici della Bratta del Castello non sono già all’opera per una vignetta su questo. Complici anche l’inciviltà dei soliti noti e il lockdown del coronavirus, va detto. Ma una città che dovrebbe ripartire dal turismo non può certo permettersi questo strazio per l’immagine pubblica.
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