Milazzo, fallisce il “golpe” del Sindaco in consiglio comunale: votato il bilancio

Il golpe del primo maggio fallisce: nonostante l'assenza dei consiglieri vicini al Sindaco, il bilancio viene votato dall'opposizione forte dei numeri.

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Alla fine passa il bilancio consuntivo 2017, nonostante l’assenza in massa di tutti i consiglieri comunali vicini a Formica. Il Sindaco deve aver mandato un diktat chiaro ai suoi yes man divenuti ora kamikaze: liberiamo il consiglio. Il tentativo goffo e maldestro di un “golpe” istituzionale per far cadere il consiglio comunale nel tranello del “tutti-a-casa-ora” è quindi fallito.

Il Sindaco puntava evidentemente, visto la norma che impone il commissariamento del consiglio comunale in caso non si voti il bilancio, a una via di fuga in solitaria nella gestione già extra-lege del Comune. Tra qualche giorno si sarebbe dovuto votare il nuovo Sindaco di Milazzo.

L’intera giunta risulta quindi già abusiva ma il periodo di quarantena ha spostato la lancetta delle elezioni di qualche mese. Giusto il tempo per provare un “golpe” alla Pinochet. Difficile credere che tutti i consiglieri del Pd, Articolo 1 e sinistra dem abbiano avuto da fare il primo maggio, nel pieno della quarantena, invece che votare un bilancio necessario a sbloccare fondi e a salvare i precari del Comune. Noi abbiamo sentito in serata Gianfranco Nastasi, Presidente del Consiglio, e già intervenuto il giorno prima nel nostro talk Il Tirrenico Live. “Sono indignato per il comportamento verificatosi in aula, abbiamo dovuto votare noi che siamo opposizione il bilancio della giunta per salvare il salvabile.” 

Insomma mentre il consiglio si turava il naso, per dirla alla Montanelli, si verificava in apertura di lavori un tentativo maldestro che ricorderemo come il “golpe del primo maggio” che tuttavia difficilmente troverà spazio nei libri di storia dato il finale tragi-comico.


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