Il Ministro Giuseppe Provenzano è stato ieri a Milazzo per incontrare amministratori locali e cittadini sulle problematiche dell’Area Tirrenica, nel contesto delle nuove politiche di sviluppo del Mezzogiorno.
All’incontro, presente tra gli altri il prefetto di Messina, Maria Carmela Librizzi, hanno partecipato il deputato Francesco D’Uva, il parlamentare regionale Franco De Domenico, i sindaci Giovanni Formica e Giuseppe Cannistrà, l’avv. Antonio Saitta e il segretario provinciale di Articolo 1, Domenico Siracusano.
Cosa ha detto il Ministro per il Sud
L’esponente del governo Conte ha condiviso le difficoltà che si registrano ormai da tempo nel Sud e nella Sicilia in particolare, tornato in recessione. A fronte di tale obiettivo, determinato a detta di Provenzano dal mancato rapporto virtuoso della Regione con il Governo centrale, occorre un cambio di rotta evitando di dover intervenire sempre in tema di emergenza, ma attraverso una concreta programmazione per lo sviluppo dei territori.
Quindi un riferimento alle infrastrutture che sono carenti e un accenno alle iniziative del Governo per accelerare il problema della spesa, richiamando a tal fine il rifinanziamento del credito d’imposta per favorire gli investimenti. Provenzano si è soffermato pure sullo spopolamento che si registra al sud, e nella Sicilia in modo particolare, che non si può certamente fermare per decreto, ma con un serio e concreto processo di sviluppo. In quest’ottica il Ministro per il sud e la coesione territoriale ha poi inquadrato il Piano per il sud e l’ambizione di dargli una prospettiva decennale.
Si è parlato di tutto ma soprattutto di niente
Tanti i temi sollevati durante la kermesse che è sembrata la più classica delle manifestazioni “sponsor” da e per il governo centrale. Dalla Valle del Mela al riassetto del territorio, conseguentemente non poteva mancare un espresso riferimento alle ZES, zone economiche speciali, laddove bisogna conciliare produzione e salute, lavoro ed ambiente. “Se non riparte il settore costruzioni –ha sostenuto il Ministro Provenzano – non riparte il sud”, ed è stata occasione per dire che da qui a 10 anni bisogna rimettere a norma tutti gli edifici pubblici. Avviandosi alla conclusione, il Ministro ha anticipato un incentivo specifico che assicuri una più forte occupazione femminile, spiegando poi il punto di vista per risolvere la sofferenza asociale nei piccoli Comuni.
Altri contributi al dibattito sono giunti da Antonio Saitta per il quale il tema nazionale ed europeo deve essere il rilancio del Meridione d’Italia; Francesco D’Uva che ha parlato del rilancio delle Zes, con accenno al reddito di cittadinanza legato al lavoro con l’auto imprenditorialità; dal sindaco di Monforte San Giorgio, Giuseppe Cannistrà, che ha individuato ricette politiche di sviluppo locale, ha auspicato sostegno alle imprese e sostenuto che col sud cresce il meridione e con esso cresce l’Italia.
La strana sparizione delle bandiere
Il giorno prima dell’arrivo del Ministro a Palazzo D’Amico, esponenti dell’establishment di Formica hanno prontamente tolto le bandiere esposte sul balcone in alto. Da mesi le stesse bandiere istituzionali risultavano in avanzato stato di degrado. Più facile toglierle che cambiarle, visto la visita importante del Ministro. L’evento in sé potrebbe costituire la conferma di una nuova fase di dialogo tra le varie compagini del centrosinistra, soprattutto l’area cosiddetta “accademica” messinese che avrebbe trovato la quadra sulla seconda candidatura del Sindaco Formica per le amministrative di maggio/giugno.
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