Milazzo, nasce la via delle eccellenze gastronomiche tra il Posh e il Localino

Quanta bella e sana gastronomia concentrata in un fazzoletto di appena 300 metri: è la via del gusto di Milazzo tra eccellenze e riscoperte

Il fresco di settembre, il lento brusio del mare di levante, gli alberi antichi della Marina Garibaldi. C’è un tratto di Milazzo che è rinato sotto il segno dell’eccellenza. Vorremmo dare una stella a questo breve tratto – saranno 300 metri – e intitolarlo la via del gusto. Sono sorte negli anni diverse attività unite da un unico fattore: la buona gastronomia.

Si parte con Esposito, ristorante di pesce segnalato su diverse guide e tanto caro ai milazzesi perché ritroviamo le ricette tipiche della marina e dei borghi. Neanche si fa in tempo a passeggiare che si accede al Posh con la sua alternativa made home di sushi e cruditè di pesce. Il dessert può essere il gelato di Siké, vero mantra del centro storico milazzese con le materie prime selezionate da tutto il mondo: anche lui ultra-premiato. Torniamo da Esposito – stessa proprietà – un pilastro separa questa zona da Pane Mortadella e Champagne, una boutique del gusto all’insegna della semplicità con tanti piatti di terra pensati per chi vuole gustare un buon vino – cantine top – e una stuzzicheria abbondante. E poi la novità: Il Localino Luxury Bar. Aperto da un mese – sotto l’esperta mano del tandem ristorativo Caminiti/Russo –  è diventato l’icona degli amanti della notte, anzi, delle serate all’aperto. Si ritorna alla cultura dell’apericena di lusso con pesce crudo, spumanti, cocktail affinati e buona – anzi buonissima – selezione di prodotti alla carta, delle vere chicche. Prezzi più che accessibili.

Non ci sono deejay set. Non ci sono “bottiglie di birra” a terra. E’ semplicemente una breve e intensa passeggiata nella migliore gastronomia milazzese. Tutto intorno poi troviamo: la pizzeria La Chinta (già premiata ai primissimi Tirrenico Awards), le braciole messinesi de l’Oblio, la gastronomia al banco della Gustosa Rosticceria, più avanti i panini del Bukowski, le pizze del Doppiozero, gli aperitivi del Clap, l’accoglienza de I Mori Bistrot e lo champagne del Black Hole.

Un enorme presidio slow food – potrebbe davvero diventarlo – unico in provincia di Messina, capace di accontentare ogni tipo di palato e orecchio – si, c’è anche la musica ogni tanto che non guasta – ma tanto, tantissimo, buon gusto.


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