Milazzo, pericolo erosione dalla Croce di Mare alla ‘Ngonia

L'erosione minaccia l'arenile milazzese: in pericolo la Croce di Mare e la spiaggia della 'Ngonia a Ponente. L'appello degli ambientalisti al Comune.

Non solo ponente, non solo stagione estiva. C’è un angolo di spiaggia a Levante a Milazzo, che va preservata. Si tratta della Croce di Mare, paradiso fotografico per appassionati e turisti. Oggi quel lembo di arenile rischia di scomparire a causa dell’erosione. A lanciare l’allarme sono stati gli ambientalisti che lamentano la scarsa attenzione da parte delle istituzioni verso una zona che «a Milazzo ha una sua storia e rappresenta l’unica zona di mare accessibile della riviera di Levante».

Gli ambientalisti chiedono la salvaguardia della zona

In una nota inviata alle principali autorità cittadine si evidenzia che alla Regione sono disponibili fondi per il ripascimento degli arenili e che quindi «sarebbe opportuno non perdere questa occasione anche perché c’ è il rischio che interventi effettuati da altri Comuni creino seri problemi alle nostre spiagge». Anche il Presidente del Consiglio comunale Gianfranco Nastasi aveva detto la sua qualche mese fa.

Apprensione anche per la spiaggia di ponente

Ma, non solo la riviera di Levante, adesso anche la zona di Ponente e soprattutto l’angolo più bello di Milazzo, la Ngonia del Tono, è a forte rischio di erosione. Notevole è l’ accumulo di detriti di ogni specie che oltre a dare una brutta immagine, crea apprensione proprio perché si teme che il fenomeno erosivo possa accentuarsi coinvolgendo anche la piazzetta.

A rilanciare l’ allarme è sempre Legambiente che ha segnalato dislivelli anche di 5 metri nella zona del Tono, durante la manifestazione di ieri l’ altro finalizzata alla bonifica dell’ arenile dei rifiuti giunti dal mare ma anche colpevolmente abbandonati. «Una situazione inverosimile – ha affermato Pippo Ruggeri – visto che nel materiale raccolto e monitorato c’ era di tutto: tanta plastica, polistirolo, lattine, vetro, pvc, pezzi moquette, scarpe, stivali, Auspichiamo che in occasione della pulizia delle spiagge si possa intervenire in modo corretto, col rastrellamento manuale e mai con le ruspe».

La Regione e il demanio milazzese

Intanto la Regione ha chiesto al Comune di Milazzo l’aggiornamento del piano demaniale, in ritardo di 7 mesi. Il piano richiede degli aggiornamenti, dopo 5 anni, la Regione deve poter lottizzare lo spazio adiacente al mare per poter controllare le entrate altrimenti si parlerà di danno erariale.


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