Milazzo, trapelano dettagli sul cadavere carbonizzato di Bastione

Trapelano dettagli sul cadavere di Bastione, secondo alcune indiscrezioni arrivate al Tirrenico la pista dell'omicidio e dell'occultamento sono sempre più probabili ma l'indagine è ancora in corso. Un rebus per gli inquirenti risalire all'identità.

carabinieri arresto

Nessuna notizia ancora dal corpo ritrovato carbonizzato a Bastione, nella periferia di Milazzo. Inquirenti a caccia di elementi utili per risalire all’identificazione del cadavere rinvenuto carbonizzato lo scorso 28 luglio, poco dopo le 11, in Via Pezza del Pioppo, a Milazzo, tra i quartieri Bastione e San Marco.

A far scattare l’allarme sarebbe stato un uomo che si trovava di passaggio nella strada interpoderale. La zona, isolata, è frequentata infatti soltanto dai proprietari di fondi agricoli che si recano nelle rispettive proprietà per le coltivazioni. Subito dopo la segnalazione, sul posto sono intervenuti i Carabinieri della Compagnia di Milazzo. Difficile riconoscere il cadavere che ha subito gli effetti devastanti della carbonizzazione.

Secondo una prima ricostruzione, si tratterebbe di un uomo di età compresa tra i 35 e i 45 anni. Secondo quanto trapelato dalle nostre fonti si tratterebbe di omicidio e occultamento di cadavere. Sul corpo sembrano esserci segni di accoltellamento. L’altro indizio che proverebbe che il cadavere non sia italiano è che non sono state fatte denunce di scomparsa. Diventa sempre più complicato risalire infatti all’identità di questo Jon Doe (nome dato dalla polizia americana ai desaparesidos).

Tutto lascia pensare che il corpo sia stato trasportato già carbonizzato da un luogo a un altro, non essendoci sul posto del ritrovamento, segni di incendi dolosi.


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