Il manifesto orrorifico dei 5 Stelle
Il manifesto dai tratti horror del M5S ha riscosso parecchie polemiche. Esso ritrae il presidente Musumeci in bianco e nero “accompagnato” da una colata di rosso che ricorda parecchio il sangue. Sembra la copertina di un film di Dracula o di un film del terrore americano. Invece si tratta di uno slogan pentastellato atto a promuovere la mozione di sfiducia nei confronti del presidente della regione Sicilia.
Senza ombra di dubbio il documento riguardante la mozione può suscitare interesse e andrebbe letto con cura. Ma la locandina, il manifesto e la copertina del fascicolo hanno davvero poco di istituzionale. Anzi, sembra quasi una pesante minaccia. Gli assessori della giunta Musumeci hanno immediatamente condiviso l’immagine scatenando forti polemiche. “L’ultima “sparata” del movimento cinque stalle: vomitevole e insulso […] desta preoccupazione e mi lascia sgomento” – ha scritto l’assessore al territorio Toto Cordaro.
Il primo a pubblicarlo è stato il deputato 5stelle Di Paola con la seguente incitazione al seguito: “Appena rititrato il materiale informativo per la mozione dis fiducia al presidente Musumeci. Contattatemi e mobilitiamoci. Tutti i siciliani devono sapere quello che ha combinato e quello che non ha fatto in questi due anni e mezzo“.
Scuse, indignazione e sgomento per il manifesto
Le proteste non sono arrivate soltanto dagli assessori e dagli affiliati del governo Musumeci. Anche alcuni seguaci del Movimento si sono scusati, annunciando la richiesta di un confronto per carpire il significato di questa grafica.
In tarda mattinata sono arrivate anche le dichiarazioni ufficiali da parte del presidente dell’Assemblea siciliana Miccichè: “Non è questo il modo in cui siamo abituati a fare lotta politica: gli avversari li abbiamo sempre affrontati a viso aperto, senza mai ricorrere a forme truci di comunicazione per aizzare la gente contro chi non la pensa come noi. Il deputato all’Ars, Nuccio Di Paola, ha decisamente valicato ogni limite, postando una foto del presidente della Regione, Nello Musumeci, che gronda sangue, per propagandare la mozione di sfiducia dei Cinquestelle“.
Miccichè ha inoltre invitato il deputato Di Paola a rimuovere il manifesto e a presentarsi in aula per chiedere scusa di quanto è avvenuto al Presidente Musumeci e a tutto il Parlamento siciliano.
Quando la politica perde di decenza
“L’uomo si distrugge con la politica senza princìpi, col piacere senza la coscienza, con la ricchezza senza il lavoro, con la conoscenza senza carattere, con gli affari senza morale, con la scienza senza umanità, con la fede senza sacrifici“. Le parole di Gandhi sembrano essere le migliori per commentare quanto è avvenuto stamane a causa del truce manifesto dei 5Stelle.
La politica dovrebbe essere terreno di incontro e scontro tra le varie parti, ma col massimo rispetto delle cariche istituzionali e delle figure presenti.
Si può condividere o meno la sfiducia nei confronti del presidente Musumeci, è giusto intavolare delle discussioni socratiche sui temi più importanti della politica regionale e non solo. Da qualche mese a questa parte stiamo ormai assistendo ad un imbarbarimento della politica stessa. O meglio, dei suoi principali attori. C’è chi si rifugia negli sfarzi di Palazzo Doria Pamphilj e chi utilizza certi manifesti con determinate grafiche da far rabbrividire anche Stoker.
Il popolo non lo si conquista con questa mera propaganda. I cittadini necessitano di una politica seria e ben costruita, lontana da questi manifesti e questi slogan turpi. Se il rappresentante del popolo dovesse sbagliare, saranno i cittadini stessi a farlo pagare. Sempre democraticamente parlando. Elezioni, urne, sana propaganda: sono questi gli strumenti fondamentali di una democrazia. Stiamo assistendo ad una deriva davvero pericolosa.
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