Non si può vietare l’attività fisica: l’appello del Movimento Sportivi Milazzesi

Si può convivere col virus: è il preambolo della fase 2. Certamente, osservano gli sportivi, la salute pubblica passa anche dall'attività fisica.

Condividiamo e ci sentiamo di farlo. Si tratta del punto di vista del Movimento Sportivo dei Milazzesi guidato da Gianluca Venuti che fa il punto della situazione sul rapporto tra sport e quarantena da coronavirus.

“Il rischio sanitario legato all’inattività motoria dovrà essere trattato alla pari di altri fattori di rischio.
Riteniamo opportuno sottolineare quanto si renda necessario porre un correttivo, alla fin troppo stringente ordinanza dei governatore siciliano, in materia di prevenzione sanitaria, che ne vieta lo svolgimento dell’attività motoria.”

Lo sport non soltanto come motivazione agonistica e personale ma anche per la salute mentale così come precisato nel comunicato:

L’esercizio fisico è particolarmente importante perché oltre a favorire un buon funzionamento del sistema muscolo-scheletrico aumenta il benessere psicologico e la percezione dell’autoefficacia personale, essenziali nella gestione dello stress e dell’ansia e tensione che la situazione attuale può determinare. 

In molti stanno pensando alla fase 2: convivere con il coronavirus non è solo possibile ma sembra non esserci alternativa ormai. Quindi ecco il monito degli sportivi, un corpo sano è uno dei miglior strumenti per combattere e prevenire, ad oggi, l’insorgenza dei patologie respiratorie:

Altre regioni, nel merito, hanno già provveduto favorendone la ripresa. Il mondo “scientifico” sa bene che la fase di convivenza con il patogeno è inevitabile ed è l’unica soluzione al caso, a meno che le motivazioni di tali restrizioni non intendessero disegnare scenari che sinceramente facciamo fatica ad interpretare.

Confidiamo nella ripresa per evitare che dal perdurare di tale condizione possa scaturirne una condizione altrettanto gravosa ed in grado di disegnare scenari sanitari altrettanto e non meno impattanti dal punto di vista economico-socio-sanitario.


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