La Sicilia riparte dalla cultura, tra il 1 e il 2 Giugno c’è stato il pienone nei musei, parchi archeologici e altri siti di cultura. Si parla di quasi 10mila visitatori che hanno avuto la fortuna di ammirare la cultura ultra millenaria siciliana. I visitatori hanno approfittato del ponte festivo, per visitare i luoghi topici della storia e dell’arte. Riaperti al pubblico dopo la lunga pausa determinata dall’emergenza Covid. Lo slogan #Laculturariparte ha funzionato. Nonostante gli ingressi a numeri ridotti elle disposizioni igienico-sanitarie e di protezione previste per il contenimento del Coronavirus, si può parlare di successo. Le prenotazioni online (https://youline.eu/laculturariparte.html) hanno dato la possibilità di gestire meglio il flusso di gente riducendo quasi a zero il potenziale rischio di assembramenti e lunghe code. Gli ingressi saranno gratis fino al 7 Giugno. Lo afferma una nota dell’assessorato regionale ai Beni culturali.
Le parole dell’assessore regionale dei Beni Culturali e dell’Identità siciliana Alberto Samonà (Lega)
«Siamo davanti a numeri straordinari tenuto conto – afferma Alberto Samonà, assessore regionale dei Beni Culturali e dell’Identità siciliana – che si riferiscono ad un turismo esclusivamente regionale. C’è sete di conoscenza e di cultura. La quarantena, cui tutti siamo stati soggetti in questi mesi, ha fatto scattare un forte desiderio di riappropriarci della nostra vita e della nostra storia. I musei, i parchi e i luoghi caratterizzanti della cultura in Sicilia rappresentano il nostro cuore pulsante. Ripartire da questi luoghi vuol dire ricominciare a parlare la lingua dei nostri avi, degli uomini e delle donne che hanno reso grande la nostra Isola. Dobbiamo continuare su questa strada già intrapresa dal governo regionale, perché solo attraverso la consapevolezza di chi siamo stati possiamo costruire il nostro futuro».
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