Quarantena online: come cambiano le nostre abitudini sui social

Gare di solidarietà, challenge e videochiamate. Come cambiano le nostre abitudini al tempo della quarantena da coronavirus? Lo scopriamo in questo speciale sulle nuove tendenze social a cura di Erika Ristuccia

La permanenza forzata in casa è direttamente proporzionale alla nostra permanenza sui social. Inutile negarlo. A una settimana dall’inizio della quarantena nazionale possiamo dire che questo ha avuto risvolti sorprendenti.

Da una parte, attraverso soprattutto piattaforme come Facebook, Instagram e Linkedin si stanno aprendo nuove opportunità per chi fa informazione. Cresce il numero di utenti online e con loro le probabilità di essere “letti”. Dall’altra il mondo sta iniziando ad apprezzare la differenza tra le persone che comunicano in un certo modo mantenendo un’etica scrupolosa rispetto a chi lo fa per scopi utilitaristici.

 

Le pagine istituzionali risultano spesso poco efficaci

In particolare stiamo assistendo ad un fenomeno inatteso. Le pagine social istituzionali sono meno seguite rispetto a personaggi noti sul web, blog, giornali online e influencer. Un dato fondamentale e constatabile ad occhio nudo ci dice qualcosa di importante: la gente preferisce un “tone of voice” colloquiale e informale. Ecco perché i canali che prediligono un linguaggio accessibile a tutti, e soprattutto adatto ai giovani, sono quelli più seguiti e che gran parte della popolazione utilizza per informarsi sulle ultime notizie a tema Covid19.

 

Viral Veneto – Comunicazione Accessibile

Un esempio di tale fenomeno è sicuramente la pagina Instagram “Viral Veneto”, il progetto gratuito, ideato da Veronica Civiero, 32 anni, da Bassano del Grappa, esperta di comunicazione social. «Abbiamo costruito una sorta di amplificatore» spiega. Il suo team è in stretto contatto con l’ufficio stampa della Regione Veneto per avere in tempo reale le informazioni da veicolare traducendole in un linguaggio adatto ai giovani per poi diventare un post su una pagina Instagram. Nel contempo, vengono avvisati gli influencer del territorio che rilanciano le informazioni sui loro canali.

L’amplificazione è esponenziale. Grafiche colorate, semplici e alternate a video di personaggi noti, che trasmettono messaggi significativi, rendono questa pagina virale di nome e di fatto. I follower di Viral Veneto sono già 95,3 mila e quelli raggiunti dagli influencer superano il milione. Insomma un esempio straordinario di “Comunicazione accessibile” ed efficace.

 

Cosa apprezziamo di più oggi e cosa ricerchiamo sui social?

Questa emergenza ha bloccato le nostre vite frenetiche. Stiamo subendo numerose limitazioni e, per non soccombere a livello psicologico, stiamo convertendo tutto questo in energia da spendere in altri modi. Spesso pensiamo che la priorità sia il denaro, il tempo. “Ora che finalmente abbiamo tempo in realtà stiamo apprezzando i valori umani. Più andiamo avanti e più andiamo alla ricerca delle persone. Ci sentiamo proprio mancanti in questo momento. Non basta solo il lavoro per sopravvivere, ma bisogna trovare il tempo per dedicarci alle persone ed è così che riusciremo a cambiare il mondo, perché ad oggi c’è troppo focus sulle cose sbagliate” (Giada Zhang, Ceo di Mulan Group e Forbes 30 under 30).

 

E come ricerchiamo le persone sui social?

Condividendo pensieri, frasi, ponendo domande e sondaggi attraverso le Instagram o Facebook Stories, partecipando alle numerose challenge che girano in rete. Viaggiamo nel passato con i ricordi che condividiamo e sogniamo il futuro. Ci teniamo compagnia virtualmente con tutto questo. Ci riuniamo attorno agli hashtag popolari (#iorestoacasa  #andràtuttobene ) creando nuove community nelle quali ritrovarsi e interagire. Grazie alle videochiamate simuliamo la realtà, comunichiamo con i nostri affetti. Spopolano anche gli #AperitiviVirtuali per omaggiare le vecchie abitudini. Insomma la socialità a distanza si sta rivelando fondamentale. Come avremmo fatto senza?

 

Cresce anche la solidarietà sui social attraverso il crowdfunding

Sono nate tantissime raccolte fondi con il metodo dell’ormai affermato “finanziamento collettivo”. Sui Social una delle più grosse e famose è quella lanciata da Facebook in collaborazione con OMS. “Abbiamo lavorato con la Fondazione delle Nazioni Unite e con l’Oms per avviare un Fondo di risposta solidale per il Covid-19 dove tutti posso fare una donazione”, scrive il Ceo Mark Zuckerberg in un post. “Facebook donerà la stessa cifra che verrà raccolta fino a 10 milioni di dollari. L’intera somma supporterà direttamente il lavoro per prevenire, rilevare e rispondere all’epidemia in tutto il mondo”.

Chi fino ad ora ha criticato solo negativamente i social si dovrà ricredere ringraziandoli.

 

 

Erika Ristuccia


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