Scuola: all’orizzonte il ritorno in aula tra dubbi e perplessità

Sembra una data lontana quella di settembre ma si iniziano a ripercorrere tutte le ipotesi in campo per far ripartire il mondo della scuola.

Anche se l’anno scolastico è agli sgoccioli i dubbi, le perplessità e le speranze che si fondano sulla probabile riapertura della scuola sono all’ordine del giorno.

5 giugno 2020, anche quest’anno per la maggior parte degli studenti si sta concludendo, è stato un anno faticoso per tutti con alti e bassi che hanno contribuito alla conclusione di questo ciclo scolastico.

Le aspettative sono altissime e soprattutto in molti sperano di poter rientrare nei propri plessi scolastici a settembre e ricominciare un nuovo anno con grinta.

Non sono certe le indicazioni di come si evolverà la situazione nei mesi futuri , si valuta la presenza di metà classe in presenza e la parte rimanente da casa attuando una didattica a distanza alternata.

Si potrebbe considerare l’idea di iniziare l’anno scolastico attraverso le video lezioni oppure scandire la giornata tra la mattina e il pomeriggio.

Non sono ben chiare le dinamiche che si effettueranno all’interno della classe, sembra abbandonata l’idea dei banchi singoli per le mancate disponibilità.

Molto probabilmente verranno messi dei divisori tra i banchi, una scelta azzardata ma che favoriscono la tutela di tutte le persone a riguardo.

Le mascherine, l’igienizzante per le mani e i vari controlli saranno effettuati ogni giorno per poter continuare a frequentare regolarmente la scuola ed evitare problemi che potranno verificarsi se queste norme non verranno rispettate.

Tutti i docenti sperano in un ritorno per avere di nuovo un rapporto con gli alunni e poter andare avanti quotidianamente con le usuali: interrogazioni, verifiche e spiegazioni che non attraversino uno schermo.

I ragazzi alla conclusione di questo percorso annuale e con il viso rivolto all’estate sognano il rientro tra i banchi.

La situazione odierna sembra che vada per le migliori, si aspettano nuove notizie che diano una svolta ai molteplici dubbi di presidi, docenti, ragazzi e famiglie.

 

A cura di Alessandro Passera

(Progetto Giornalisti in erba)


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