Una gara di solidarietà tra i due leader siciliani Nello Musumeci, Presidente della Regione e Cateno De Luca, Sindaco della Città Metropolitana di Messina.
Due politici che si stanno distinguendo, con profili diversi, nella lotta al coronavirus in Sicilia. Entrambi dalla stessa parte ma in posizioni diverse, talvolta con toni esasperati talvolta meno, sono la faccia della Sicilia in questo momento disperato. Oggi la risposta quasi all’unisono per il sostegno alle famiglie povere.
Il sostegno alle famiglie povere siciliane
Cento milioni di euro dalla Regione Siciliana per consentire alle famiglie disagiate di accedere all’assistenza alimentare. Lo ha deciso il governo di Nello Musumeci, riunito in mattinata a Palazzo Orleans, in seduta straordinaria e urgente.
“Si tratta di una prima necessaria risposta che vogliamo dare per consentire a migliaia di famiglie siciliane, ormai esasperate, di far fronte almeno alle immediate esigenze alimentari. Speriamo che arrivino prestissimo anche gli interventi dello Stato, da me più volte sollecitati.”
Le risorse verranno assegnate, in più tranche, a tutti i Comuni, che nella distribuzione – si legge nella delibera – dovranno prestare particolare riguardo «alle nuove povertà determinate dalle famiglie che non percepiscono più alcun reddito, compreso quello di cittadinanza, e alcuna altra assistenza economica o sanitaria». Sarebbero circa 450 mila in Sicilia in queste condizioni di povertà assoluta.
Misure straordinarie anche per la città di Messina
“Non distribuiremo soldi -ha spiegato De Luca-, ma destineremo circa 15-20 milioni di euro, che saranno gestiti tramite una card per l’acquisto di generi alimentari di primaria necessità”.
La delibera è quasi pronta e lunedì potrebbe già essere firmata. Nel frattempo, in città, si è mosso un esercito di volontari che sta lavorando e raggiungendo tutte le famiglie per fornire aiuto materiale e morale. E’ indispensabile, però, che nessuno rimanga escluso dalla concreta solidarietà che è scattata in città. Tra i vari provvedimenti che saranno varati dall’Amministrazione comunale, anche la sospensione del pagamento degli affitti. Circa 2000 inquilini del Comune di Messina non pagheranno affitto fino al termine dell’emergenza. Questo provvedimento sarà esteso anche ai tributi comunali, che non saranno pagati.
L’idea del contributo di solidarietà
Infine, sarà inserito “contributo di solidarietà” per rinunciare a una parte degli emolumenti di sindaco, assessori, consiglieri e dipendenti comunali. Una gara di solidarietà tra i due politici che lascia ben sperare i cittadini siciliani.
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