La teledidattica, come è stata affrontata dalle scuole per i ragazzi portatori di disabilità, è realmente una delle nuove modalità che potranno aiutare anche chi ha qualche difficoltà?
Dopo quasi 3 mesi burrascosi, la teledidattica è agli sgoccioli in previsione della fine di quest’anno scolastico che in un modo o nell’altro si sta concludendo. I ragazzi con delle disabilità hanno dovuto affrontare come tutti gli altri delle nuove dinamiche e hanno cercato di completare nel modo migliore il programma scolastico .
È stato presente l’aiuto nelle piattaforme didattiche – nelle quali si sono svolte le video lezioni – per poter aiutare chi ha qualche difficoltà in più nel comprendere un argomento o svolgere un determinato esercizio .
La scuola ancora una volta ha dimostrato la sua integrità, e l’impegno di tutti gli operatori scolastici nel poter svolgere al meglio le lezioni online.
Gli insegnanti hanno cercato di lavorare in maniera univoca, aggiornandosi sugli argomenti trattati e a loro volta di semplificarne altri, creare pdf o ancora meglio organizzarsi per delle verifiche interattive.
La tecnologia ci ha fatto scoprire quanto di nuovo e di possibile è capace di offrirci per progettare dei metodi di apprendimento dalle mille sfaccettature e dai mille risultati .
Tutti i ragazzi con disabilità sono stati seguiti da genitori o chi per impossibilità lavorative non è potuto essere troppo presente , ma gli insegnati hanno sempre contribuito nel semplificare delle situazioni continuando imperterriti e con tanta voglia di fare ciò che da professione ritengono giusto.
Inoltre, sono state create delle “mini-conferenze” tra professori e genitori per renderli partecipi dei lavori svolti e dei cambiamenti – anche se evidenti – di quest’anno scolastico.
Ci aspettiamo una grande collaborazione che continuerà sicuramente nelle ultime settimane a seguire da parte di tutti i soggetti in causa, rendiamoci utili e rendiamo utile quello di cui possiamo disporre.
ALESSANDRO PASSERI
(Progetto Giornalisti in erba)
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